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martedì 28 giugno 2011

Livia Giuggioli. I have a dream.



Romana, classe 1969, due figli, moglie del vincitore del premio Oscar 2010 nella categoria Best Actor, Livia Giuggioli è stata produttrice di documentari ed è oggi impegnata con Eco Age, una società “ecologica” che offre consulenze, prodotti di design e moda.
La signora che ha conquistato il cuore di Colin Firth ci
racconta le sue passioni e un sogno che è certa si realizzerà.




Qual è o quali sono i suoi stilisti preferiti, oltre a ciò che ama della moda e cosa, invece, non approva? Ci sono molti designer che amo e rispetto, ma non sono mai stata una persona “fashion”, nel senso che non mi sono mai interessata profondamente alla moda fino a quando non sono stata coinvolta nel “Green Carpet Challenge” e improvvisamente ho dovuto fare i compiti a casa! Trovo eccitante che ci siano sempre più designer di talento coinvolti nella moda “green”, un termine che non mi piace, ma che mi è utile a definire quella moda che prende in considerazione due aspetti fondamentali: l'impatto ambientale e la giustizia sociale. Durante i due anni di Red Carpets e le stagioni di premi ho lavorato con dei grandi come Jeff Garner di Prophetik, Orsola De Castro di From Somewhere, Gary Harvey (che tra parentesi ha realizzato il mio vestito per la notte degli Oscar), Henrietta Ludgate, e così via… Cosa amo? La capacità creatività dell’industria della moda. Allo stesso tempo odio lo spreco che c’è oggi nel pronto moda. Abbiamo perso il contatto con quello che indossiamo e con chi fa i nostri vestiti. Ma è grandioso vedere come le cose stiano cambiando …




Do you have any favourite designers? What do you like or dislike about fashion?
There are many designers I love and respect, but I have never been a ‘fashion person’ or very much interested in fashion until I got involved in the Green Carpet Challenge and suddenly had to do my homework! I find it so exciting that there are more and more talented designers who are now working in ‘green fashion’, a term I don’t really like but for which I mean that type of fashion that takes into consideration two fundamental aspects: environmental impact and social justice.  During the two years of red carpets and awards seasons, I worked with great designers such as Jeff Garner from Prophetik, Orsola De Castro from From Somewhere, Gary Harvey (who did my Oscar dress this year), Henrietta Ludgate, and so on….  I love the creativity in the fashion industry, but I hate the wastefulness that is involved in today’s fast fashion.  We have lost the connection between what we wear and its designer. But it’s great to see that things are finally changing…







text>Massimo De Conti

photo> Francesco Fargo

> Sul bmm36 una rivista di moda 

mercoledì 15 giugno 2011

Who are you, Tamara Mellon?

Nel prossimo >bmm 36, a fashion magazine.


"Il suo primo ricordo legato alle scarpe?
Ero in gita scolastica a Parigi e mi sono innamorata di un bellissimo paio di stivali da cowboy. Mi rifiutai di tornare a casa senza!"


Business woman, motore e mente creativa di una delle più importanti griffe di calzature e di accessori di lusso del mondo. Red carpet girl. Volto (corpo) della campagna pubblicitaria della prima fragranza del brand. Epitome della donna di successo. Ma anche madre e donna sensibile. La fondatrice e presidente di Jimmy Choo, racconta se stessa a >bmm.





On the next 36th >bmm, a fashion magazine.

"What is your earliest "shoes" memory?
My love of shoes started at a very early age when I went on a school trip to Paris and fell in love with a beautiful pair of cowboy boots in a shop window. I refused to go home without them."

Business woman and powerhouse behind the biggest shoe brand in the world, red carpet girl and face (or better the body) for the ad campaign of her brand's first-ever fragrance.
But she's also a mother and caring woman.
Tamara Mellon, founder, president and chief creative director of Jimmy Choo, talks to >bmm about herself and 15 years of the company's success.


text> Maria Luisa Tagariello